lunedì 6 maggio 2013

Custodire la speranza per una giustizia nel lavoro

In preghiera con la comunità diocesana per il lavoro

È solo tornando a percorrere le strade di una fraternità costruite con lo stile del custode - di colui, cioè, che si prende cura dell’altro e del bene comune - che si possono individuare possibile soluzioni alla crisi attuale, e perché tale costruzione sia solida non può che essere fatta "insieme".
Sulla base di queste considerazioni la presidenza diocesana di A.C. insieme con il Movimento Lavoratori di A.C. ha celebrato lo scorso martedì 30 aprile, dalle ore 21,30, la quarta edizione della "Veglia Regionale per il Lavoro" presso il monastero Corpus Domini di Macerata con lo slogan “Custodire la speranza per una giustizia nel lavoro”, come momento comune di riflessione e di preghiera offerta a tutta la diocesi e, dietro lo stimolo della delegazione regionale di A.C., alle altre diocesi della regione.
Un’iniziativa che, in collaborazione con gli uffici di pastorale diocesani (problemi sociali e lavoro e Caritas), ha saputo arricchire, grazie al coinvolgimento ed alla partecipazione di numerose altre aggregazioni ed associazioni, una comunione ecclesiale vissuta concretamente nella nostra diocesi in tanti gesti ed occasioni, che fanno della Chiesa l’immagine più bella rivelata dal Concilio Vaticano II.
La ricchezza della riflessione e delle testimonianze impone la possibilità di condividerle almeno in minima parte con quanto non hanno potuto partecipare.
A lato la riflessione di don Egidio Tittarelli (vicario diocesano per la pastorale) su vangelo di Luca (Lc 9, 10-17), il testo integrale della Veglia di Preghiera e di seguito le testimonianze ascoltate:
* la testimonianza di Paul Beraudy (operaio in cassaintegrazione) sulla "denuncia dell'ingiustizia";
* la testimonianza di Maria Giovanna Varagona (artigiano laboratorio "La Tela")sulla "gestione dei conflitti";
* la testimonianza di Giuliana Giacinti (imprenditrice agricola) sullo "stile del custode".

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